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La verità sui flussi di traffico, lo sfregio del Nodo di Perugia e lo spreco dei soldi pubblici…

La verità sui flussi di traffico, lo sfregio del Nodo di Perugia e lo spreco dei soldi pubblici…

Pubblichiamo il Comunicato Stampa del Coordinamento dei Comitati “SCIOGLIAMO IL NODO” in merito alla nota che ANAS ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Umbria esprimendosi a favore della realizzazione del cosiddetto “Nodino di Perugia”.


Il Coordinamento dei Comitati “SCIOGLIAMO IL NODO” ha preso visione della nota del 16/06/2021 che ANAS ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Umbria esprimendosi a favore della realizzazione del cosiddetto “Nodino”. Il 16/07/2021 il Coordinamento ha inviato delle osservazioni e una documentazione tecnica al Ministero delle Infrastrutture, al Ministero della Transizione Ecologica e alla Regione Umbria, con il fine di confutare le conclusioni presenti nella nota ANAS.

I TANTO ATTESI DATI DI TRAFFICO DI ANAS

Una valutazione serena ed obbiettiva dei dati forniti e omessi da ANAS, dimostra che le opere previste dal così detto “Nodino” non apporterebbe nessun beneficio ai flussi di traffico.

I flussi di traffico si concentrano infatti per lo più sulla direttrice critica Foligno-Trasimeno. Di conseguenza la realizzazione del Nodino sarebbe inutile dal punto di vista veicolare e rimarrebbe solo come uno sfregio indelebile, perché cambierebbe per sempre un ecosistema unico che è stato vincolato proprio per essere protetto.

La valutazione ANAS è palesemente carente e fuorviante perché non ha tenuto conto delle seguenti evidenze:

  • Gli ingorghi rilevati sono causati esclusivamente dal traffico locale e regionale.
  • Alle date dei rilievi era ancora in vigore lo smart working e le scuole erano chiuse.
  • Non sono stati riportati dati relativi al flusso veicolare della ore di punta (ore 8.00 e 18.30) ma soltanto ai flussi medi giornalieri generali.

Nella osservazioni si è provveduto invece ad incrociare i dati sui flussi di traffico fornita da ANAS rilevando quanto segue:

  • Nel 1° punto critico (innesto SS75 con E45) avremmo una riduzione del 7-8% e un ininfluente 0% sul traffico pesante del traffico giornaliero medio.
  • Nel 2° punto critico (Bivio E45 e raccordo Perugia-Bettolle), avremmo sul viadotto Volumni una riduzione del 4% (3% traffico pesante).
  • La tratta più congestionata dal traffico è quella dei  3 km che vanno da Collestrada alla rampa di Ponte San Giovanni,  e che prosegue sul Raccordo Perugia-Bettolle con corrente veicolare principale da e per Perugia pari a 80.000 AEq. Non interessando perciò il tracciato del Nodino ed essendo inoltre di circa 4 volte la corrente veicolare prevista in transito sul tracciato del “Nodino”.
  • Nessuna valutazione è stata fatta da ANAS sulla riduzione del traffico nelle ore di punta che sono invece le sole durante le quali si manifestano le criticità e che comunque la riduzione del traffico portata dalla realizzazione del Nodino, sarebbe sicuramente inferiore di quella ipotizzata.A supporto di questa affermazione alleghiamo di seguito un video.

Inoltre, dalle stesse tabelle ANAS emerge che l’asse viario più utilizzato e quindi congestionato è la direzione Assisi/Foligno-Trasimeno/Bettolle, rispetto al quale la proposta “Nodino” offre una scarsa percentuale di riduzione di traffico.

Infatti gli incidenti stradali degli ultimi giorni nell’area di Collestrada ed i forti disagi che ne sono conseguiti per il traffico locale e regionale sulla direttrice Foligno-Trasimeno, sono una ulteriore dimostrazione che dovrebbe essere adottato un nuovo percorso per la E45, di più ampio respiro rispetto a quello ipotizzato dal vecchio progetto preliminare, così da allontanare il traffico nazionale dalla zona e consentire interventi di ampliamento dei percorsi esistenti sulla direttrice del raccordo A1.

Inoltre, contrariamente a quanto affermato da ANAS, il progetto sembra prevedere che la zona sia attraversata, non solo da una galleria naturale, ma anche da una devastante galleria artificiale in calcestruzzo armato, per realizzare la quale si dovrebbe scavare una enorme trincea a cielo aperto ricoprendo poi tutto con terreno di riporto e distruggendo il paesaggio e l’ecosistema del Bosco a Farnetto.

Queste opere sono assolutamente proibite dalle norme di tutela e salvaguardia delle zone SIC/ZSC.

Nella stessa nota di ANAS sono proposte anche soluzioni per gli svincoli di Collestrada e Madonna del Piano, con previsione di centinaia di metri di viadotti e gallerie artificiali anche sulla collina di Collestrada, ricoprendo poi tutto con terreno di riporto e distruggendo il paesaggio e l’ecosistema. Anche queste assolutamente proibite dalle norme di tutela e salvaguardia.

SOLDI PUBBLICI SPRECATI

In ultimo, ma non in ordine di importanza, si evidenzia che per proporre quella che viene definita come opera strategica di interesse nazionale si sia dovuto richiedere il nulla osta all’utilizzo del progetto preliminare da parte della Fondazione Cassa di Risparmio, ciò dimostrando che il progetto preliminare è di sua proprietà.

Gli stessi dati di ANAS dimostrano che l’intervento proposto, è assolutamente inadeguato e che sarebbero di maggiore efficacia le migliorie ipotizzate sui due punti critici (che sono la rampa sul raccordo A1 verso Perugia e a Collestrada verso Foligno.)

Ci chiediamo e chiediamo alle istituzioni: è sensato spendere 10,5 milioni di Euro per un progetto definitivo, quando la necessaria Valutazione Incidenza Ambientale -Vinca- che ANAS asserisce di dover comunque richiedere dopo la realizzazione del progetto definitivo, potrebbe avere molto probabilmente esito negativo? Non si dovrebbe evitare un inutile sperpero di denaro sottoponendo il progetto preliminare a Vinca prima di procedere alla redazione del progetto definitivo?

Vi informiamo di aver chiesto udienza alle Istituzioni per poter discutere le nostre Osservazioni dal punto di vista migliorativo, conservativo, tecnico e documentale.

Rimaniamo quindi in attesa di essere ricevuti.

 IL COORDINAMENTO DEI COMITATI, ASSOCIAZIONI ED IMPRESE – SCIOGLIAMO IL NODO DI PERUGIA