
Il Tiffany in Umbria
Abbiamo tante eccellenze artigianali in Umbria… terra di Santi e anche di Artigiani potremmo dire. Ma un’artigiana così forse non la conoscete ancora. Parlo di Beatrice Ravazzoni, un’artista (perché gli artigiani sono anche degli artisti, poi chiamatelo se volete artigianato artistico). Un’artista, dicevo, della tecnica Tiffany!
Ma cos’è il Tiffany, o per meglio dire cosa è veramente il Tiffany (da non confondere tout court con lo stile Liberty , poi vedremo…). Ammetto, che la prima volta che ho conosciuto Beatrice e mi ha parlato della sua passione (e pratica) per il Tiffany, ho fatto qualche fatica ad inquadrare bene questa tecnica. Poi mi ha mostrato un suo manufatto e allora tutto è apparso più chiaro (e più bello).
1) Ma facciamoci spiegare da lei, cos’è il Tiffany.
Beatrice: Un oggetto “Tiffany” è un manufatto realizzato secondo i dettami della tecnica originale Tiffany, inventata da Luis Confort Tiffany negli Anni Venti del secolo scorso. Questa tecnica si ispira alla preesistente tecnica medievale delle vetrate a piombo, che da secoli adornano soprattutto edifici religiosi (Duomo di Milano, Cattedrale di Notre Dame a Parigi, etc…).
2) Puoi entrare più nel dettaglio?
Beatrice: Certamente. Questa tecnica prevede l’ideazione di un disegno, la sua scomposizione in tanti pezzetti geometrici, la loro realizzazione in vetri colorati, quindi il loro assemblamento mediante nastratura di rame e stagno fuso col saldatore, fino a dare origine ad un oggetto, come per esempio: una vetrata, una lampada o altra oggettistica minore.
3) Abbiamo seguito con grande interesse la tua presentazione alla recente esposizione di alcune delle tue bellissime opere, presso la sede della Banca Generali Private in via Settevalli a Perugia. Qui hai spiegato molto bene la relazione, ma al contempo, la differenza tra un oggetto Tiffany ed uno Liberty, puoi farlo anche qui?
Beatrice: Con grande piacere. Un oggetto “Tiffany” ha le caratteristiche, da un punto di vista della tecnica che ho descritto sopra. Inoltre presenta un disegno multicolore inframmezzato da sottili ed irregolari venature di stagno a rilievo. Un oggetto “Liberty” invece non necessariamente è realizzato con tale tecnica. Semplicemente un oggetto “Liberty” appartiene a quell’arte o ne ripercorre i dettami estetici. Per un approfondimento dell’arte Liberty vi rimando all’articolo che ho scritto nel mio sito web personale.
4) Non bisogna fare confusione insomma.
Beatrice: Esatto. Esistono solo pochissimi oggetti che possono essere definiti al contempo “oggetti Tiffany”e “oggetti Liberty”. Uno è la famosa abat-jour da tavolo con stelo bronzeo e calotta semicircolare in vetro, realizzata in tecnica Tiffany e nel periodo storico suddetto dell’arte Liberty o Arte nuova come veniva chiamata nei paesi di lingua francese. Un altro è la vetrata artistica in stile Liberty, realizzata appunto con tecnica Tiffany.
5) Grazie per la tua esauriente spiegazione del Tiffany, ci voleva proprio. Un’arte, in effetti, così bella ma anche così poco nota e di cui tu sei, se non erro, una delle poche se non l’unica esponente e artigiana umbra, almeno che io conosca. Parlaci ora del tuo recente successo alla mostra personale che hai tenuto a Genova nella prestigiosa “Palestrina” dei Parchi di Nervi, nella Villa Grimaldi, dal 18 al 25 settembre 2021…
Beatrice: Che dire. Il titolo innanzitutto, “Emozioni e trasparenze“. E non è stata solo un’esposizione, ci tengo a dirlo, ma un vero e proprio laboratorio di lampade e vetrate Tiffany, dove le persone potevano vedermi in camice di lavoro, mentre realizzavo una delle mie opere e toccare con mano i materiali che poi danno vita alle mie creature, come mi piace definirle. C’è stato un grande interesse ed una grande partecipazione, che ovviamente mi ha procurato un piacere enorme, in quella che poi è la mia città natale. Ti lascio immaginare la gioia e… l’emozione appunto.
Grazie Beatrice e continua a farci ammirare oggetti così pieni di luce e colori, ne abbiamo tanto bisogno come tu ben sai, in questo periodo.
Pietro Floris